Adolfo Urso, senatore di Fratelli d’Italia è stato eletto presidente del Copasir. Sette i voti favorevoli ottenuti e una scheda bianca. Assenti i componenti dimissionari della Lega, l’ex presidente Raffaele Volpi e Paolo Arrigoni. A favore hanno votato i rappresentanti di Forza Italia, Movimento 5 Stelle, Pd e Italia viva. Si pone fine, così, alla lunga querelle scoppiata dopo la nascita del governo Draghi e il passaggio della Lega in maggioranza.
Per settimane Salvini aveva fatto resistenza rispetto alla richiesta che il precedente presidente Raffaele Volpi, deputato della Lega, si dimettesse. Si era anche appellato a precedenti che secondo gli esperti e secondo i presidenti delle Camere, interpellati appositamente, non erano pertinenti: la legge e la prassi prevedono infatti che dopo la formazione di una nuova maggioranza, come quella che da febbraio sostiene il governo Draghi, la presidenza passi all’opposizione. E quindi che la Lega, entrata nella maggioranza, dovesse cederla a Fratelli d’Italia, unico grande partito che non sostiene il governo Draghi. Dopo discussioni e pressioni, Volpi si era infine dimesso a maggio, con il parere favorevole di tutti i partiti nel comitato ad eccezione della Lega, che aveva anzi provato un ultimo tentativo per ostacolare l’elezione di Urso.
Padovano di nascita, il neopresidente del Copasir, il 63enne Adolfo Urso, è senatore di Fdi dal 2018. Ha iniziato la carriera politica nel Movimento Sociale Italiano, è stato deputato di Alleanza Nazionale fin dagli anni Novanta, ed è stato per due volte vice ministro e nel 2018 era stato eletto al Senato. Secondo Repubblica, nella sua attività recente di imprenditore ha fatto affari in particolare con l’Iran, tra le giustificazioni usate dalla Lega per opporsi alla sua elezione. In particolare, è stato lo stesso Matteo Salvini a dire che non sarebbe stato gradito «un amico dell’Iran».
Ma le ragioni dietro all’ostruzionismo di Salvini sull’elezione di Urso vanno ben oltre. La leadership di Salvini sulla coalizione, indiscussa negli ultimi anni, è ora minacciata dalla rapida ascesa nei consensi di Meloni, aumentata da quando è rimasta sola all’opposizione. Salvini sta provando in vari modi a contrastare questo spostamento di equilibri, sia facendo una sorta di opposizione interna al governo intestandosi vittorie politiche come quella sul coprifuoco ed evitando cessioni di potere e influenza come la presidenza del Copasir.