Con la Cerimonia di chiusura delle Paralimpiadi e lo spegnimento della fiaccola si conclude il ciclo della prima grande manifestazione mondiale dallo scoppio della pandemia, dopo il rinvio di un anno – un inedito nella storia – e un mese e mezzo di gare e record cominciato lo scorso 23 luglio con l’apertura delle Olimpiadi di Tokyo 20202. I Giochi olimpici più incredibili, più leggendari dello sport italiano coronati con l’impresa delle ‘tre sorelle’ della velocità paralimpica, al secolo Ambra Sabatini, Martina Caironi e Monica Graziana Contrafatto, rispettivamente oro, argento e bronzo nei 100 metri categoria T63 alle Paralimpiadi di Tokyo.
Ai Giochi di Tokyo l’Italia ha partecipato con la sua delegazione più numerosa di sempre: 115 atlete e atleti, tra cui 69 esordienti. E 69 è anche il numero delle medaglie italiane ottenute in questa edizione delle Paralimpiadi, il secondo miglior risultato di sempre per numero di medaglie ricevute in un’edizione.
Non solo nomi, ma fonte d’ispirazione quotidiana: 69 medaglie, Grazie Azzurri 💙#Paralimpiadi pic.twitter.com/YC7SjvX4tK
— Eurosport IT (@Eurosport_IT) September 5, 2021
L’Italia ha chiuso al nono posto nel medagliere. Al primo posto è arrivata la Cina, con 207 medaglie, seguita da Regno Unito e Stati Uniti, rispettivamente con 124 e 104. Il record italiano di medaglie vinte ai Giochi Paralimpici estivi è quello della primissima edizione di Roma 1960, in tempi molto diversi, quando l’Italia arrivò prima vincendo 80 medaglie: 29 ori, 28 argenti e 23 bronzi. Prima dell’edizione di Tokyo la seconda migliore prestazione di sempre era quella di Seul 1988, quando le medaglie ottenute erano state 58.
Per la delegazione italiana sono arrivate grandi soddisfazioni da diversi sport, tra cui atletica, ciclismo, scherma, tiro con l’arco, tennistavolo e dressage, una disciplina equestre in cui il cavallo e chi lo cavalca devono eseguire esercizi e figure con grazia e precisione. La disciplina in cui più si è distinta è però il nuoto, in cui l’Italia ha vinto in totale 39 medaglie: 11 ori, 16 argenti e 12 bronzi.
La prima medaglia italiana ai Giochi Paralimpici è arrivata proprio nel nuoto con Francesco Bettella, che mercoledì 25 agosto ha vinto la medaglia di bronzo nei 100 metri dorso categoria S1. Poche ore dopo, la ventenne torinese Carlotta Gilli ha vinto l’oro nella finale dei 100 metri farfalla categoria S13, il primo oro italiano, stabilendo il record paralimpico della disciplina col tempo di 1 minuto e 2,65 secondi.
Oltre agli 11 ori ottenuti nel nuoto è arrivato anche quello attesissimo nel fioretto individuale femminile con la schermitrice 24enne Bebe Vio, una delle atlete paralimpiche italiane più note e influenti. Vio, che tra le altre cose il giorno dopo la vittoria ha raccontato di aver rischiato di recente l’amputazione di un braccio, ha vinto anche l’argento nella gara a squadre assieme alle compagne di squadra Andreea Ionela Mogos e Loredana Trigilia.
L’atletica ha regalato all’Italia le ultime tre medaglie. Ambra Sabatini, Martina Caironi e Monica Contrafatto hanno infatti vinto tutte e tre le medaglie del podio nella gara di atletica dei 100 metri femminili della categoria T63, dedicata alle atlete le cui gambe sono state amputate sopra il ginocchio. Sabatini, che ha vinto la finale stabilendo il record del mondo col tempo di 14,11 secondi, è arrivata davanti a Caironi, che a sua volta aveva vinto l’oro nella stessa gara sia ai Giochi di Londra 2012 che a quelli di Rio 2016. Contrafatto aveva vinto il bronzo anche a Rio.