La legge sulla Concorrenza, a lungo inseguita dal premier Draghi e reclamata dall’Ue, arriverà al Consiglio dei ministri di oggi. L’obiettivo è di mandarla in Gazzetta Ufficiale entro il 7 novembre. La schiarita ieri, in una rapida riunione della cabina di regia governativa che ha sgombrato il campo dalle ultime incomprensioni. Il testo, malgrado le estenuanti trattative tra i partiti, tocca molti settori: dai notai alle compagnie telefoniche, dagli ambulanti alle assicurazioni.
Dalla bozza sono state stralciate le questioni più spinose, relative alle concessioni balneari e agli ambulanti. Sembra esserci invece accordo sull’Rc Auto e sul rimborso diretto. Cancellata la norma sui notai che nella prima bozza avrebbe consentito di superare la limitazione alla provincia di appartenenza dando ai notai la possibilità di esercitare in tutta Italia, al di fuori dunque del distretto di appartenenza e della Regione di assegnazione: di fatto, avrebbe puntato su una maggiore mobilità del notariato.
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Niente liberalizzazioni delle concessioni balneari, almeno per ora. La direttiva europea Bolkestein del 2006 obbliga a bandire gare per concedere beni pubblici come le spiagge nazionali. In Italia non è mai stata applicata. Nel 2019, come riporta l’Agcom, su un totale di 29.689 concessioni demaniali marittime 21.581 pagavano un canone inferiore a 2.500 euro. Con il ddl Concorrenza il governo Draghi era intenzionato a superare il problema intervenendo sul sistema di assegnazione delle concessioni. Un’operazione che però vede l’ostilità della Lega da sempre contraria alla Bolkestein e che ha portato anche il ministro dello Sviluppo economico Giorgetti a sollevare perplessità sul tempismo dell’intervento che arriverebbe in un anno particolarmente complesso per il turismo. Il compromesso? Entro 6 mesi sarà fatto un censimento aggiornato delle concessioni, rinviando il tema delle gare.
Un discorso analogo a quello delle concessioni balneari va fatto per gli ambulanti e le loro licenze che sono interessate dalla direttiva Bolkestein. Il tema è stato stralciato dal ddl: nei giorni scorsi la Lega aveva criticato l’ipotesi di applicazione della direttiva Ue al comparto degli ambulanti. Per ora, quindi, nessuna liberalizzazione delle licenze.
Per le concessioni idroelettriche, fino a ieri oggetto di discussione, delega al governo per adottare criteri uniformi a livello nazionale per l’affidamento. Ma dovrebbe essere passato il lodo proposto da Giorgetti, che da sottosegretario a Palazzo Chigi nel Conte I spinse per la regionalizzazione: potere sostitutivo dello Stato solo dove le Regioni non hanno già adottato le leggi regionali previste dal Dl 135/2018.
Accordo invece tra i partiti sulla fibra ottica. O meglio sulle nuove regole che consentiranno a più società, anche concorrenti, di installare la fibra ottica. Ci sarà l’obbligo di coordinare i lavori di scavo. «Ogni gestore di infrastrutture fisiche e ogni operatore di rete che esegue direttamente o indirettamente opere di genio civile — si legge nel testo che sarà esaminato dal Consiglio dei ministri — deve coordinarsi con altri operatori di rete che hanno dichiarato pubblicamente piani di realizzazione nella stessa area allo scopo di installare elementi di reti di comunicazione elettronica ad alta velocità. Il coordinamento riguarda il processo di richiesta dei permessi, la non duplicazione inefficiente di opere del genio civile, la condivisione dei costi di realizzazione».
Nulla di fatto anche per la norma che riguarda i notai. La novità prevista nella prima versione riguarda la possibilità di poter esercitare più agevolmente l’attività al di fuori della sede, del distretto di appartenenza e della regione di assegnazione, quindi anche su scala nazionale. Ma tra le forze politiche c’è chi teme che i notai possano in tal modo abbandonare i territori a cui sono assegnati per puntare a zone più redditizie.
Sembra esserci invece accordo tra i partiti sull’Rc auto e sull’ampliamento del rimborso diretto. Il risarcimento diretto prevede che in caso di sinistro sia possibile ottenere il risarcimento del danno direttamente dalla propria compagnia di assicurazione che poi potrà rivalersi nei confronti della compagnia del soggetto che ha causato il sinistro o ha contribuito a causarlo.Il ddl prevede l’estensione obbligatoria del regime del risarcimento diretto anche alle compagnie straniere con una sede legale in uno Stato Ue.
La bozza del ddl Concorrenza, prevede una importante novità per contrastare il persistente fenomeno delle attivazioni inconsapevoli, fraudolente e irregolari da parte delle compagnie telefoniche. Che ora dovranno acquisire la prova del previo consenso del cliente prima di addebitare costi di servizi in abbonamento offerti da terzi. Si stabilisce anche il divieto di attivare senza il consenso espresso e documentato dell’utente servizi in abbonamento da parte degli stessi operatori o di terzi, inclusi quelli per contenuti digitali forniti con Sms e Mms, sia tramite connessione dati, con addebito su credito telefonico o documento di fatturazione.