I sanitari sospesi sono rientrati al lavoro senza vaccino, mentre ancora in troppe strutture viene chiesto non solo il tampone, ma il Super Green pass per andare a trovare i parenti ricoverati. Negli ospedali e nelle Rsa vige ancora l’obbligo di Green Pass. Molto spesso inapplicato il provvedimento è ancora in vigore e la scadenza è fissata al 31 dicembre 2022. Il nuovo esecutivo non si è ancora espresso su questo punto.
Una situazione paradossale. In Italia, da un lato, si consente il reintegro nei posti di lavoro di medici e personale sanitario non vaccinati e, dall’altro, si richiede ancora il controllo del Green Pass rafforzato, quello che non si ottiene con un tampone negativo e che quindi è disponibile solo per vaccinati o guariti, per accedere ad ospedali e Rsa.
Il Green pass ha dimostrato la sua fallacia scientifica, infatti il suo obbligo è decaduto ovunque, tranne che nelle strutture sanitarie. La confessione di Pfizer sui mancati test, conferma l’inutilità di decreti legge d’emergenza, Green pass, obblighi vaccinali per i sanitari e tutte le altre leggi liberticide che hanno messo in pausa la democrazia e i diritti su un principio ormai conclamatamene sbagliato, per stessa ammissione dell’azienda produttrice.
L’errore non è solo del colosso farmaceutico che sapeva che il vaccino non fermava i contagi, eppure si è fatto strapagare miliardi di dosi, ma anche di coloro che si sono opposti alla puntura sperimentale. I governi europei hanno perpetrato abusi e sottratto i mezzi di sostentamento ai cittadini, privandoli anche della loro vita di comunità, sulla base di questo assunto. «È giunto il momento per cui negli ospedali come nelle Rsa ovvero nelle case di riposo siano cancellati gli obblighi relativi al gran pass per i familiari che decidono di fare visita ai propri cari. Non ci sono più le esigenze sanitarie e soprattutto non si può più transigere in alcun modo su un bisogno di pazienti e visitatori che comunque non può essere svilito. Insomma no al green pass per chi fa visita ai familiari», si legge in una nota del “Comitato nazionale di sana e robusta Costituzione”.
Adesso che la scienza sta facendo emergere la verità è arrivato il tempo di togliere obblighi e restrizioni anche in Italia. Il nuovo governo Meloni ha da poco annunciato un chiaro cambio di strategia nella lotta al virus, mostrando fin dai primi giorni di insediamento gli effetti concreti della discontinuità annunciata con il governo Draghi e con la gestione Speranza. Tra i primi cambiamenti anche la decisione di ordinare il reintegro in servizio del personale sanitario sospeso nei mesi scorsi per inadempienza all’obbligo vaccinale. Un passo che ha stabilito, dal primo novembre, lo stop anticipato dell’obbligo vaccinale e che subito dopo ha impegnato tutti gli ordini professionali di medici e infermieri a comunicare ai diretti interessati e alle Asl la revoca di sospensione all’albo. Ma adesso è giunta l’ora di abolire il Green pass per le visite ospedaliere e per accedere alle Rsa.