La creazione di una commissione parlamentare d’inchiesta sulla gestione del Covid-19 è stato uno dei cavalli di battaglia dell’attuale maggioranza, negli ultimi mesi. A metà febbraio è partito l’iter in Parlamento per la creazione della commissione, e le indagini portate avanti dalla procura di Bergamo hanno alzato nuovamente l’attenzione sul tema. Con i lavori del Parlamento già avviati, la commissione dovrebbe nascere ufficialmente entro giugno. Lo ha detto in una lunga intervista rilasciata a La Verità Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, che è tra i deputati promotori della commissione.
Composta da 20 deputati e altrettanti senatori, la Commissione, secondo quanto affermato da Foti, presenta una clamorosa novità, soprattutto rispetto a quanto accaduto durante la pandemia: non sarà presente alcun esperto. «All’interno della commissione non ci saranno scienziati perché la nostra non è un’indagine conoscitiva sanitaria. Non possiamo lasciare campo a scienziati che si esibiscono con opinioni contraddittorie all’infinito. Gli scienziati che falsificavano i dati e si appiattivano sui desiderata dei ministri non possono avere nulla a che vedere con la commissione».
Quegli esperti e virostar complici delle inverosimili restrizioni liberticide che, se non nessun effetto hanno avuto sulla circolazione del virus, hanno prodotto danni immensi sul piano sociale ed economico, facendo lievitare di circa un terzo l’eccesso di mortalità a causa del panico generato e nel ritardo nelle cure di altre gravi patologie. Basti pensare che l’eretica Svezia, massacrata per anni da gran parte della nostra informazione, nel periodo 2020-2022 ha registrato un eccesso di mortalità del 4,4%, il più basso d’Europa, contro il 12,3% dell’Italia degli arresti domiciliari di massa, dei lasciapassare sanitari, dei vaccini sperimentali obbligatori e delle coercitive mascherine.
Tutte misure restrittive che la Svezia non ha mai adottato che dimostra sul campo e nel lungo periodo che sotto la guida degli esperti e dei professionisti del terrore sono stati violati diritti costituzionali, provocando addirittura ancor più danni rispetto di quelli che avrebbe prodotto il coronavirus. Un virus che rappresentava un rischio serio solo per le persone fragili. Nello screening di massa condotto a Vo’ Euganeo, tra il febbraio e marzo del 2020, si scoprì che la stragrande maggioranza dei positivi al Sars-Cov-2 erano asintomatici o paucisintomatici, con un solo morto registrato in quella prima fase.