Mentre in Italia restano in piedi tutte le raccomandazioni e addirittura sembra che il ministro della Salute Schillaci proroghi l’obbligo di mascherina negli ospedali, nel resto del mondo le cose stanno cambiando. Grazie alle inchieste, agli studi scientifici indipendenti e alla controinformazione, di giorno in giorno emergono pezzi di verità. E adesso la Fda negli Stati Uniti ritira il vaccino.
La Food and Drug Administration riconosce che il monovalente contro Omicron non è efficace. Lo stesso vaccino che il governo italiano impose a colpi di obblighi e Green pass, con la sospensione della democrazia e con la sottrazione di lavoro e diritti a milioni di persone. Eppure era noto e palese che il vaccino originario era ormai inutile per le nuove varianti. Adesso arriva la svolta. La Fda Usa il 18 aprile ha modificato le autorizzazioni per i vaccini anti-Covid a mRna, raccomandando di ritirare completamente le versioni originali (quelle somministrate da fine dicembre 2020). Ora, dunque, gli unici vaccini a mRna in uso negli Stati Uniti saranno i bivalenti di Moderna e Pfizer. Le due aziende li lanciarono a settembre 2022.
Il Green pass entrò in vigore a ottobre 2021. A inizio dicembre fu esteso a tutta la popolazione. Poco dopo il governo Draghi approvò perfino l’obbligo di Green pass rafforzato. In Italia, come analizza Maddalena Loy su La Verità, con il requisito della terza dose con “vecchio” vaccino, attraverso il Green pass, lo Stato sospese diritti fondamentali come quello al lavoro e alla libera circolazione. Tutto questo mentre la comunità scientifica era perfettamente a conoscenza, già a dicembre 2021, che il primo vaccino non copriva le nuove varianti.
Pfizer e Moderna avevano già avviato gli studi sui nuovi vaccini. Dai dati emergeva infatti l’ormai inefficacia del vaccino monovalente contro le varianti. Governo, autorità sanitarie e televirologi, però, si accanivano sulla popolazione. Tutti dovevano sottoporsi alla terza dose con i vecchi vaccini mentre si sapeva già la verità. E così, mentre gli altri Stati provano almeno ad andare avanti, e in quest’ottica la Fda Usa ritira il vaccino originario, in Italia non se ne parla nemmeno.
La prima a cambiare strategia sui vaccini era stata la Svizzera. Le nuove linee fornite dall’Ufficio federale della sanità pubblica (BAG) e dalla Commissione federale per le questioni di vaccinazione (EKIF) prevedono che «in linea di principio, le autorità non formuleranno una raccomandazione per la vaccinazione contro il Covid-19». Queste le motivazioni: «Quasi tutti i cittadini svizzeri sono stati vaccinati e/o hanno contratto la Covid-19 e sono guariti. Il loro sistema immunitario è stato quindi esposto al coronavirus. Nella primavera/estate del 2023, il virus probabilmente circolerà meno. Le attuali varianti del virus causano anche malattie piuttosto lievi». Di conseguenza, è inutile insistere con questi vaccini.