Pd e M5s non votano l’istituzione di una commissione d’inchiesta sul Covid, in dissenso con le scelte del centrodestra, che ha escluso dall’indagine le Regioni e messo in discussione l’utilità dei vaccini. In commissione Affari sociali alla Camera il testo passa dunque con il sì della maggioranza, ma con il plateale dissenso di larga parte dell’opposizione (solo il Terzo polo vota a favore).
Guarda caso, infatti, era loro il governo responsabile di gestire la prima ondata della pandemia. Conte e Speranza sono stati infatti i volti di quella bruttissima pagina della storia democratica del nostro Paese. Se da una parte la Procura di Bergamo continua a indagare e a trovare nuovi elementi che coinvolgono l’ex premier e l’ex ministro della Salute, i deputati dem lasciano ancora una volta l’aula in cui si votava l’istituzione della commissione d’inchiesta.
Dopo aver abbandonato, nelle scorse settimane, la commissione Giustizia della Camera e del Senato per protestare contro il presidente di FdI Andrea Delmastro, gli esponenti del partito democratico, insieme a quelli del Movimento 5 Stelle, hanno adottato la stessa strategia dopo lo scontro con la maggioranza nella commissione Affari sociali della Camera, riunita per votare la proposta di legge sulla istituzione della commissione bicamerale d’inchiesta sulla gestione dell’emergenza Covid.
Con quali le motivazioni? «È ridicolo fare una commissione d’inchiesta sul Covid, sull’operato del governo nazionale, sui suoi atti e non su chi li ha messi in atto, le Regioni e le istituzioni sanitarie ovvero coloro che gestiscono la sanità nel nostro Paese», spiegano dal Pd Marco Furfaro, Ilenia Malavasi, Nico Stumpo, Paolo Ciani e Gianni Girelli. «Mai nella storia – proseguono – una commissione di inchiesta è stata approvata a maggioranza. Ma la destra vuole solo strumentalizzare una tragedia e provare a distogliere l’attenzione dalle incapacità di questo governo nell’affrontare le emergenze del Paese».
I componenti del Pd nella commissione Affari sociali rivendicano di aver avuto in «questi mesi un atteggiamento collaborativo e mai pregiudiziale». E invece la maggioranza, «con la complicità di Italia Viva a cui chiediamo come sia possibile approvare una commissione che liscia il pelo ai NoVax, ha approvato un testo senza nessuna interlocuzione con l’opposizione e che dimostra, nel merito, che l’unico obiettivo è quello di usare vicende gravi e drammatiche per fare propaganda sulla pelle di chi ha sofferto e combattuto il Covid». Nel testo, aggiungono i dem, «si mette anche in dubbio l’utilità dei vaccini, ammiccando ai NoVax, e non sono menzionate le Regioni, cioè l’istituzione che ha la competenza principale sulla sanità».
Questo perché i governi Conte e Draghi hanno centralizzato la gestione dell’emergenza bypassando i territori (e anche il Parlamento) a colpi di dpcm e decreti legge. Studi, analisi e inchieste, poi faticosamente stanno facendo emergere la verità. Verosimilmente il Senato approverà l’istituzione della Commissione prima dell’estate e i lavori dovrebbero cominciare già a settembre.