Anno nuovo, aumenti nuovi. Dopo un 2023 che ha messo già a dura prova la resistenza di famiglie e imprese, il 2024 non sarà da meno. Il conto, secondo le stime del Codacons, potrebbe raggiungere il totale di 974 euro di rincari a famiglia. Le insidie arrivano da diverse direzioni: telefonia, autostrade, assicurazioni auto.
Massima attenzione merita anche l’energia elettrica. L’ultima, amara novità sono le penali che scatteranno, da questo gennaio, quando una famiglia o una piccola impresa interromperà in anticipo un contratto di fornitura. La fine del mercato tutelato del gas (fissata al 10 gennaio 2024) e della luce (luglio 2024) porterà inevitabilmente incrementi delle tariffe, come peraltro denunciato di recente da un report Istat: la maggiore spesa potrebbe attestarsi quindi a +220 euro annui a nucleo, stima il Codacons.
Tra i beni su cui si concentreranno i maggiori rincari ci sono i cibi e le bevande, prodotti che registrano da due anni un trend in forte rialzo e che proseguirà, seppur in attenuamento, nel corso del 2024, determinando una maggiore spesa stimata in +231 euro a famiglia. Si tratta di un aggravio notevole perché siamo reduci da 18 mesi di aumenti dei prezzi a doppia cifra per i beni alimentari e di prima necessità.
Per il comparto dei trasporti (auto, treni, aerei, ecc.), caratterizzato nel 2023 dai fenomeni del caro-benzina e del caro-voli che hanno tenuto banco per mesi, una famiglia media potrebbe ritrovarsi a spendere +160 euro annui a causa dei rincari delle tariffe nel settore che proseguiranno anche nel corso del 2024.
Anche viaggiare in autostrada costerà di più. Come stabilito in un articolo inserito nel decreto Milleproroghe approvato dal Consiglio dei ministri, con l’inizio del nuovo anno le tariffe autostradali subiranno un aumento del 2,3% senza, peraltro, la definizione di nuovi piani economico finanziari delle concessionarie. Per questo motivo «nelle more degli aggiornamenti convenzionali, «le tariffe autostradali sono incrementate nella misura del 2,3%, corrispondente all’indice d’inflazione (Nadef) per l’anno 2024. Gli adeguamenti rispetto a tali incrementi tariffari, in difetto o in eccesso, sono definiti con l’aggiornamento dei Pef». L’ultimo aumento risale allo scorso luglio quando le tariffe sono salite dell’1,34% dopo quello di gennaio del 2%.
Altra nota dolente è quella dell’Rc auto, con i prezzi delle polizze in forte rialzo nell’ultimo periodo, come certificato anche dall’Ivass: un nucleo che dispone di due automobili si ritroverà a spendere in totale 62 euro in più rispetto al 2023 solo a titolo di copertura assicurativa, prevede Codacons.
Ci sono poi gli adeguamenti tariffari nel comparto della telefonia, con diversi gestori che hanno già annunciato aumenti fino ad un massimo del 10% per il nuovo anno: una maggiore spesa tra i 30 e i 35 euro a famiglia.
L’elenco dei rincari continua con le banche (+18 euro a nucleo a titolo di servizi finanziari e bancari), tariffe locali (+60 euro per rifiuti, acqua, ecc.), bar e ristoranti (+68 euro annui a famiglia per mangiare e bere fuori casa).Proseguiranno inoltre i rincari nel comparto del turismo, con aumenti dei listini che interesseranno strutture ricettive, pacchetti vacanza, stabilimenti balneari e servizi vari: in media +120 euro a nucleo.