L’arresto del presidente della Liguria Giovanni Toti, accusato di corruzione, irrompe nel dibattito politico a un mese dalle Europee. Toti deve resistere o dimettersi per l’inchiesta in Liguria? «È una scelta sua, ma credo che adesso sia prematuro, si deve aspettare, comunque, deve scegliere lui se continuare o dimettersi», dichiara il numero uno di Fi, Antonio Tajani.
Giovanni Toti faceva ancora parte di Forza Italia quando nel 2015 è diventato per la prima volta governatore della Liguria. Nel 2020, quando è stato riconfermato, aveva già lasciato Fi per formare la sua formazione centrista “Cambiamo!”. Adesso è parte di Noi moderati, l’ala centrista del centrodestra guidata da Maurizio Lupi, che per le elezioni europee ha stretto un patto per formare una lista unitaria con Forza Italia.
Nell’alveo della maggioranza ci si affida ai principi del garantismo. Anche se da una parte, con le inchieste ancora in corso, c’è il rischio che un voto magari in autunno sia controproducente per la coalizione. Dall’altro, ci sono le tensioni tra Fratelli d’Italia e Lega. I primi ambiscono a conquistare con un loro uomo la prima regione del Nord, mentre la Lega, che al momento è il partito più forte nella amministrazione regionale, rischia di uscire ridimensionata da un voto anticipato.
Non è un caso che tra i più strenui difensori di Toti ci sia il leader della Lega Matteo Salvini. «Non m’interessa commentare la tempistica; se è tranquillo come dice, se si ritiene un buon governatore, cosa di cui io sono convinto, lo dimostrerà. E quindi dal mio punto di vista non si deve dimettere». La Lega è al momento il partito più forte nella maggioranza di centrodestra in Liguria, esprimendo anche il vicepresidente della Regione Alessandro Piana. Se si andasse al voto in autunno difficilmente la Lega potrebbe esprimere il proprio candidato governatore sostenuto da tutta la coalizione.
Fratelli d’Italia, invece, pur essendo ampiamente il primo partito della coalizione, amministra con un suo uomo solo l’Abruzzo e le Marche, su un totale di tredici regioni (più la provincia autonoma di Trento) governate dal centrodestra. Nessuna regione quindi al Nord ha un presidente di Fdi. La Liguria potrebbe essere un primo passo per ristabilire gli equilibri nella coalizione. Tuttavia ci sono due incognite. Fdi non ha ancora un nome forte da spendere in Liguria. Inoltre, con le indagini su Toti ancora in corso, una vittoria in Liguria non è scontata.