Salvare l’estate degli italiani dall’incubo del contagio da Covid. È corsa contro il tempo per evitare che alcune regioni tornino in zona gialla prima della fine di agosto. Mentre i contagi continuano ad aumentare il governo starebbe valutando, oltre ad un nuovo decreto per estendere l’uso del Green pass per i viaggi in treno, aereo o nave, anche l’istituzione di nuove zone rosse locali.
L’Italia al momento resta in zona bianca, ma i riflettori sono puntate su alcune regioni meta dei vacanzieri, dove un aumento dei contagi e del tasso di ospedalizzazione potrebbe far scattare la zona gialla. A rischiare il giallo, se dovessero superare la soglia del 10% di occupazione dei posti letto nelle terapie intensive e il 15% nei reparti ordinari, sono in particolare Sicilia (già 8% per i ricoveri ordinari e 4,7% intensive), Lazio (3,7% nelle intensive) e Sardegna (4,2% intensive). A questi numeri rischiano di avvicinarsi anche altre regioni a vocazione turistica che accoglieranno migliaia di villeggianti questo mese, come ad esempio Campania, Calabria e Puglia.
Dal 6 agosto, in base all’ultimo decreto varato dal Consiglio dei ministri il 22 luglio, sarà obbligatorio esibire il Green pass, riconosciuto a vaccinati, guariti o persone risultate negative al tampone, per tutte le attività al chiuso: per le cene al ristorante o le consumazioni al tavolo del bar, per entrare al cinema e al teatro, ma anche in palestra, piscina e parchi di divertimento. Ma già martedì, con la riunione della cabina di regia, comincia il suo iter il nuovo provvedimento che estenderà ulteriormente l’uso della certificazione verde: sarà necessario per prendere un treno, un aereo o una nave. Da quando, cioè se da subito o dalla fine di agosto, è ancora oggetto di discussione.
Per allargarne l’impiego, però, il Green pass deve essere di facile accesso per tutti. Il commissario Francesco Paolo Figliuolo ha annunciato l’arrivo del protocollo con le farmacie che introdurrà i tamponi a prezzi bassi, indispensabili per consentire anche a chi non è vaccinato di dotarsi del «certificato verde». Il costo del tampone a carico delle famiglie dal 6 agosto al 30 settembre, infatti, sarà minimo per i 12-18enni. Il resto lo pagherà la struttura commissariale.
Anche le regioni con la percentuale più alta di posti letto occupati nei reparti ordinari e nelle terapie intensive (Sicilia, Sardegna, Lazio) sono all’opera per individuare strategie locali. Vaccinare, è quella dell’assessore regionale del Lazio, Alessio D’Amato che si mostra fiducioso: «Non cambieremo fascia. Oggi raggiungiamo il 70% di cittadini vaccinati, siamo primi in Italia». In Sicilia, ieri prima per numero di casi, si pensa a zone rosse locali dove al contagio alto sia associata una bassa percentuale di vaccinati con doppia dose. Il presidente Nello Musumeci ha annunciato: «Ci aspettiamo una crescita dei contagi e il Cts regionale sta delineando una strategia per introdurre restrizioni in zone locali con una bassa percentuale di vaccinati con doppia dose». È più polemico il presidente della Sardegna, Christian Solinas: «Un anno fa ho proposto il passaporto sanitario e ci fu una sollevazione di massa. Ora rincorriamo il virus chiedendo il Green pass per entrare al ristorante e non per prendere l’aereo».