Si preannuncia una mission impossible quella affidata dal Capo dello Stato alla presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati. Dopo due giri di consultazioni al Quirinale andati a vuoto, Sergio Mattarella sceglie la via del mandato esplorativo ad una figura istituzionale per tentare di uscire dallo stallo della crisi di governo. La presidente del Senato dovrà verificare se c’è qualche chance per mettere d’accordo i partiti, in particolare se ci sono margini per una maggioranza centrodestra eMovimento Cinque Stelle, divisi dei veti incrociati. Casellati, secondo quanto riferito dal Quirinale al termine dell’incontro di questa mattina dovrà riferire al presidente della Repubblica entro venerdì.
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MANDATO ESPLORATIVO. «Assumo questo incarico con lo stesso spirito di servizio con cui ho assunto quello di presidente del Senato. Sarete informati del calendario degli incontri che avverranno in tempi brevi», ha detto Maria Elisabetta Casellati dopo aver ricevuto il mandato esplorativo mirato per la formazione di un governo. Un compito molto difficile, ad un mese e mezzo dalle elezioni e dopo la fumata nera del secondo giro di consultazione, aggravato dallo scontro politico che he ha spinto Mattarella a non prendere in considerazione di affidare un preincarico politico a Salvini o Di Maio. Nella storia della Repubblica è la seconda volta che una donna assume un mandato esplorativo, dopo quello di Nilde Iotti nel 1987. La presidente del Senato comincerà subito il suo lavoro, e si “stabilirà” per i suoi incontri negli uffici di Palazzo Giustiniani. Il primo passo sarà preparare l’agenda dei colloqui con tutte le forze politiche sulla falsariga delle consultazioni. Poi Casellati tornerà al Colle a riferire l’esito.
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MISSION IMPOSSIBILE. Il nome della Casellati era già circolato nei giorni scorsi. La fedelissima di Berlusconi è la figura che potrebbe riuscire ad avere un confronto costruttivo dentro il centrodestra, valutando le varie opzioni e, visto il profilo istituzionale, anche con il Pd. Diverso l’approccio con il Movimento 5 stelle che l’hanno votata come presidente del Senato solo in un’ottica di accordo per far partire i lavori in Parlamento. La scelta del mandato esplorativo alla presidente del Senato viene visto da molti anche un modo per prendere tempo. Difficile che si possa arrivare prossimamente a un’intesa, anche a causa dei veti incrociati dei partiti. Da una parte il M5s ha aperto a Lega e Pd, ma chiuso a Forza Italia. Dall’altra la Lega che non ha intenzione di mollare l’alleato Berlusconi. Intanto, Di Maio ha fatto sapere che entro pochi giorni il M5S chiuderà «uno dei due forni». Il Pd, in tutto questo, sembra essere disponibile solo a un governo di larga coalizione, che includa tutte o quasi le forze politiche.