Il Regno Unito non può lasciare l’Europa senza un accordo: niente ‘no deal’, insomma, anche se questo vorrà dire chiedere a Bruxelles un rinvio della Brexit e partecipare, nel caso, alle prossime elezioni per il Parlamento europeo. La Camera dei Comuni ha approvato, con una maggioranza risicata di 313 voti a favore e 312 contrari, il testo promosso dalla laburista Yvette Cooper e dal conservatore Oliver Letwin che impone alla premier Theresa May di chiedere all’Ue un’estensione dell’articolo 50. Ora la proposta di legge passa alla Camera dei Lord, dove salvo ostruzionismi potrà completare l’iter in breve tempo.
LEGGI ANCHE: Il paradosso della Brexit: con il rinvio i cittadini voteranno alle Europee
È l’ultimo colpo di scena nel caos Brexit. L’Unione Europea però ha già detto che non concederà più tempo al Regno Unito. Il presidente della Commissione Europea Jean-Claude Juncker ha specificato che se l’accordo trovato tra May e l’Unione Europea, già bocciato tre volte dal Parlamento britannico, non verrà approvato entro il 12 aprile, le possibilità saranno soltanto due: il ‘no deal’, l’uscita del Regno Unito dall’Ue senza accordo, oppure una proroga più lunga, di diversi mesi e ben oltre le elezioni europee previste per la fine di maggio. Questa seconda opzione costringerebbe il Regno Unito a partecipare al voto europeo.