Il premier Mario Draghi ha firmato il nuovo Dpcm con le misure anti-Covid, il primo del suo mandato. Il decreto sarà in vigore dal 6 marzo al 6 aprile, cioè fino a dopo Pasqua. La principale novità, come anticipato, riguarda le scuole: gli istituti di ogni ordine e grado che si trovano in zona rossa o in un’area con un’incidenza dei casi superiore ai 250 su 100mila abitanti passeranno alla didattica a distanza.
Il decreto conferma la divisione del Paese in fasce di rischio epidemiologico, a ciascuna delle quali è associato un colore (dalla bianca, la più bassa, alla rossa, quella più a rischio), ma il cambio di colore avverrà di lunedì e non più nel fine settimana. Sono in fascia bianca «le regioni che si collocano in uno scenario di tipo 1 e con un livello di rischio basso, ove nel relativo territorio si manifesti una incidenza settimanale dei contagi, per tre settimane consecutive, inferiore a 50 casi ogni 100.000 abitanti, all’interno delle quali cessano di applicarsi le misure relative alla sospensione o al divieto di esercizio delle attività».
Resta confermato il coprifuoco dalle ore 22 alle 5 e l’obbligo di usare la mascherina anche all’aperto. È confermato anche il divieto di spostamenti tra le regioni, indipendentemente dal colore assegnato, almeno fino al 27 marzo. Sono come sempre consentiti gli spostamenti tra regioni per comprovati motivi di lavoro, salute o necessità. In area arancione, come prima, è possibile fare visita a una sola casa (di chiunque, amici o parenti), una volta al giorno, dalle 5 alle 22, all’interno dello stesso comune, mentre in area gialla all’interno della regione. Nelle seconde case può andare soltanto il nucleo familiare e solo se la casa non è abitata da altri. Bisogna dimostrare di essere proprietari o affittuari da una data antecedente il 14 gennaio 2021 .
Restano chiuse in tutta Italia palestre, piscine e impianti sciistici, e vietati gli sport di contatto e di squadra. È consentita invece l’attività motoria individuale all’aperto come la camminata, la bici e la corsa. Il Cts ha ribadito il parere contrario anche all’apertura di sale Bingo e sale giochi. Le discoteche restano chiuse anche in zona bianca.
In zona gialla e arancione tutti i negozi possono restare aperti mentre nelle zone rosse potranno farlo solo quelli che vendono prodotti considerati essenziali, come farmacie, alimentari, ferramenta. Nelle zone rosse saranno chiusi i servizi alla persona come parrucchieri, barbieri e centri estetici. Continuano a essere chiusi in tutta Italia i centri commerciali nei fine settimana.
Confermati anche gli orari dei ristoranti imposti dall’ultimo Dpcm di gennaio. In zona gialla bar e ristoranti potranno aprire dalle 5 alle 18: il consumo al tavolo è consentito per un massimo di quattro persone per tavolo, salvo che siano tutti conviventi. Dopo le ore 18 è vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico, ma i ristoranti potranno restare aperti fino alle 22 per l’asporto, mentre la consegna a domicilio non avrà limiti di orario. In zona arancione e rossa bar e ristoranti non potranno fare servizio al tavolo, ma sarà consentito l’asporto fino alle 18 nei bar e fino alle 22 nei ristoranti. Anche in questo caso non ci sono limiti alla consegna a domicilio.
A partire dal 27 marzo in zona gialla potranno riaprire teatri, sale da concerto, cinema e gli altri spazi con posti a sedere preassegnati e distanziati di almeno un metro, per una capienza massima pari al 25% di quella autorizzata, e comunque non oltre 200 persone al chiuso e 400 all’aperto. Sempre dal 27 marzo si potrà andare nei musei su prenotazione anche nel weekend.